Con il termine concreto, in opposizione ad astratto, si è normalmente indicato, nella storia della filosofia, l’individuale rispetto all’universale, il soggetto in genere, contrapposto alle proprietà che a esso ineriscono o alle relazioni di cui è soggetto, la persona o la cosa, il singolo essere esistente.
Nella filosofia moderna si opera invece un completo capovolgimento: per Hegel infatti il concreto designa il concetto, l’universale, l’infinito, mentre per astratto s’intendono i prodotti dell’intelletto astraente, il finito, il singolo, l’individuo. Nel neoidealismo italiano, Croce parla di ‘universale concreto’ per indicare il concetto, ma per Gentile il pensiero è concreto. In altre correnti filosofiche, per es. nel positivismo, concreto è invece soltanto il fatto.