Nella filosofia scolastica, l’attribuzione di una realtà oggettiva ai concetti universali. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, indipendentemente dall’attività conoscitiva.
Il Realismo nella filosofia
Nella filosofia scolastica, una delle posizioni nei riguardi del problema degli universali, consistente nell’attribuire ai concetti universali una realtà oggettiva. Nella filosofia moderna, ogni dottrina che consideri l’oggetto della conoscenza come esistente in sé, indipendentemente dall’attività conoscitiva. Questi due significati sono distinti, e sotto un certo aspetto antitetici.
Nella filosofia scolastica
Il primo significato è quello che il termine possiede nella filosofia scolastica, in rapporto con la grande questione ⋯
Il primo significato è quello che il termine possiede nella filosofia scolastica, in rapporto con la grande questione ⋯
Il Realismo
Il realismo della filosofia scolastica
Il termine realismo comincia a essere usato nella scolastica, in rapporto con la grande questione degli universali: sostenendone la realtà oggettiva, i si oppongono ai nominalisti (➔ nominalismo) e ai concettualisti (➔ concetto). Capo della scuola realistica propriamente detta è Guglielmo di Champeaux; tra i massimi seguaci del realismo scolastico sono da ricordare, oltre a s. Tommaso, s. Anselmo d’Aosta e Giovanni Duns Scoto. ⋯
Il termine realismo comincia a essere usato nella scolastica, in rapporto con la grande questione degli universali: sostenendone la realtà oggettiva, i si oppongono ai nominalisti (➔ nominalismo) e ai concettualisti (➔ concetto). Capo della scuola realistica propriamente detta è Guglielmo di Champeaux; tra i massimi seguaci del realismo scolastico sono da ricordare, oltre a s. Tommaso, s. Anselmo d’Aosta e Giovanni Duns Scoto. ⋯